Astimusica parte bene: in trecento ad applaudire ieri sera Accordi Disaccordi
Intanto venerdì 8 cena aperitivo con la I.S.O. Big Band, mentre il 9 arriva Rocco Hunt
Qualcosa dev’essere arrivato anche alle grandi balene fossili, lasciate a riposare nella sala con la luce accesa. Finestre illuminate a captare il volteggiare di note nell’aria, nel chiostro del Museo Paleontologico, per raccontare come si poteva e si può ancora sognare Parigi, l’incontro d’amore tra jazz americano e musica gitana, ciò che l’ispirazione nata dai film restituisce in narrazione struggente sullo spartito.
In rispettoso silenzio i trecento spettatori, che hanno risposto con applausi sinceri ad Accordi Disaccordi, il trio chiamato ieri sera ad aprire la ventunesima edizione di Astimusica. In scena Alessandro Di Virgilio (chitarra solista), Dario Berlucchi (chitarra ritmica), Elia Lasorsa (contrabbasso) con il maestro Oscar Doglio Sanchez (violoncello).
Prima di andare a Umbria Jazz il gruppo torinese ha fatto tappa qui, per creare una singolare mescolanza tra la bellezza della musica e quella del luogo, esperimento che gli organizzatori di Comune e Asp hanno fortemente voluto. Molta la suggestione tra chi (e sono stati tanti) prima del concerto ha voluto visitare le collezioni di fossili, scheletri di balene e delfini di tre milioni di anni, o scoprire il pezzo forte del museo, l’ex chiesa del Gesù, eccezionalmente tenuta aperta ieri sera, che cerca mecenati per riprendersi lo splendore dei secoli lasciati alle spalle.
Chissà se sarà raccolto l’appello di Gianfranco Miroglio, presidente del Parco paleontologico astigiano, fatto dal palco.
“Abbiamo vinto la sfida di un luogo acusticamente non facile, ma ricco di fascino, e la musica ha fatto il resto” il commento della presidente Asp Giovanna Beccuti a fine serata, aperta dal cantautore genovese Geddo, venuto a raccontare di varia umanità. Accordi Disaccordi sulla particolarità del luogo che li ha accolti sono stati subito chiari: “è un’emozione super essere qui”, restituendola poi nel lungo spaziare tra il gipsy jazz e i brani di loro composizione ispirati dal chitarrista gitano Django Reinhardt.
Il direttore artistico Massimo Cotto guarda al prossimo appuntamento in piazza Cattedrale: venerdì 8 luglio avrebbe dovuto arrivare Ezio Bosso.
“Faremo una festa di piazza – annuncia – una cena aperitivo seguita dalla musica della I.S.O. (Improbable Small Orchestra). Un modo per stare insieme aspettando il concerto di Rocco Hunt, la sera dopo, e quello un po’ più lontano di Ezio Bosso, che arriverà il 7 settembre al Teatro Alfieri. Nulla si è perso, Astimusica non si arrende”.
La cena inizierà alle 20. Alle 22 il palco si illuminerà per la big band astigiana diretta da Franco Bogliano. Una formazione di musicisti d’eccellenza e d’esperienza: con il fondatore, che l’ha voluta tre anni fa per ricordare il fratello Gianni e altri grandi jazzisti, ci sono Guido D’Agostino, Paolo Fasano, Oscar Casavecchia, Corrado Schialva, Paolo Bussa, Davide Zoppi, Guido Bezzo, Sergio Paolo Demartini, Pino Marino, Giuseppe Forlano, Giuseppe Peccheneda, Mauro Tagliatti, Maurizio D’Agostino, Franco Olivero, Giorgio Rasero, Giulia Rossi, Sal Belvedere, Devid Ceste, Gianfranco Marchesi, Giampiero Malfatto.
Appuntamento tra jazz, funky e soul con ingresso libero. Sarà il secondo dei quattordici appuntamenti messi in calendario da Comune e Asti Servizi Pubblici con il supporto di Banca C.R. Asti, Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, Iren, AEC, Energrid, La Stampa.
Prevendita e rimborso biglietti Ezio Bosso. Intanto prosegue la prevendita per Rocco Hunt (sabato 9 luglio), Al Bano (mercoledì 13), Vinicio Capossela (sabato 16), Renzo Arbore e l’Orchestra italiana (martedì 19). Info su www.astimusica.info.
Chi ha già acquistato i biglietti per Ezio Bosso potrà chiederne il rimborso entro venerdì 8 luglio, al punto di prevendita dove sono stati comprati, oppure utilizzarli, allo stesso prezzo, per la serata del 7 settembre al Teatro Alfieri.
Nelle foto: Accordi Disaccordi in trio, ieri sul palco del Museo Paleontologico, e con l’ospite Oscar Doglio Sanchez; Geddo con i suoi musicisti; la I.S.O. Big Band