Prima settimana per Astimusica e intanto arrivano Al Bano e Capossela

Prima settimana per Astimusica e intanto arrivano Al Bano e Capossela

Il direttore artistico Massimo Cotto: “La festa continua, la città risponde”

E’ la settimana di Al Bano e Capossela: Astimusica li accoglierà mercoledì 13 e sabato 16 luglio, offrendo loro lo scenografico palco di piazza Cattedrale che sabato scorso è stato di Rocco Hunt.
Generi differenti si rincorrono al festival facendosi apprezzare dal pubblico: se i giovani hanno risposto alle sollecitazioni di Hunt (dialogando con lui, saltando tutti insieme, fino a fargli trovare un sosia sotto il palco), ieri un pubblico adulto ha applaudito il gruppo degli Stranivari.
Stasera toccherà a La Scapigliatura (duo cremonese costituito dai fratelli Niccolò e Jacopo Bodini) e ai Blindur (Massimo De Vita, voce e chitarra, e Michelangelo Bencivenga, banjo e cori). Domani grande blues con Lurrie Bell e la sua band. Entrambi i concerti inizieranno alle 21.30 e saranno a ingresso libero.
“La festa continua – dice Massimo Cotto, direttore artistico del festival – e la città risponde. L’inizio di Astimusica è stato pari alle attese. La gente si è lasciata prima cullare dal jazz, poi ha dialogato con l’hip hop di Rocco Hunt e quindi sorriso al pop scanzonato ma non banale degli Stranivari. Un ottimo inizio che ha spinto Astimusica al terzo posto nella classifica dei Top Festival su Meiweb, il sito che è punto di riferimento per la musica live in Italia. E il meglio deve ancora venire, anzi, sta arrivando…”.
Per Giovanna Beccuti, presidente dell’Asp, che organizza il festival con il Comune, “ogni sera si compie l’incontro suggestivo tra la musica, un pubblico gioioso, un luogo così bello che se non ci fosse bisognerebbe inventarlo”.
Ecco cosa riserva il programma (supportato da Banca C.R. Asti, Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, Iren, AEC, Energrid, La Stampa) da mercoledì a domenica in piazza Cattedrale.

Mercoledì 13: Al Bano
Ore 21.30, ingressi € 30-20

A 16 anni pensò di emigrare a Milano, seguendo le orme di Domenico Modugno: un autentico modello per chi sognava una carriera nel mondo della musica. Quanto tempo è passato da allora?
Al Bano, classe 1943, resiste.

Di quegli inizi si ricordano i primi approcci con la musica leggera attraverso il Clan di Celentano, l’incredibile successo discografico, nel 1967, con il 45 giri “Nel sole” (un milione e trecentomila copie vendute) e, nello stesso anno, la partecipazione al tour italiano dei Rolling Stones.
Al Bano scrive altre canzoni (“Io di notte”, “Pensando a te”, “Acqua di mare”, “Mezzanotte d’amore”), da alcune della quali vengono tratti film fortunati.
Oggi il successo tributato al cantautore pugliese trova riscontro nei 26 dischi d’oro e 8 di platino e nei concerti in tutto il mondo (dal Giappone alla Russia, dagli Stati Uniti all’America Latina fino ai palcoscenici dei Paesi dell’Est) seguiti da milioni di fan. La biografia dell’artista racconta anche di quel record assoluto italiano del 1982, quando quattro sue canzoni si piazzarono contemporaneamente nella hit parade; oppure della vittoria, due anni dopo, al Festival di Sanremo con “Ci sarà”, in coppia con Romina Power.
Nella seconda metà degli anni novanta si apre una nuova fase artistica per Al Bano Carrisi, che torna come solista al 46° Festival di San Remo, ottenendo grandi consensi con il brano: “E’ la mia vita”. Senza mai tralasciare la musica leggera, si fa tentare dalla lirica: l’esibizione in Austria con i tenori Placido Domingo e Josè Carreras dimostra che Al Bano non ha nulla da invidiare a chi si dedica prevalentemente a questo genere musicale.
Intanto all’incisione di cd (a partire dal 1998 “Ancora in volo”, “Volare”, “Canto al sole”, “Carrisi canta Caruso”) alterna trasmissioni televisive di successo e prestigiosi incarichi (ambasciatore Onu e Fao).
Gli ultimi lavori sono una raccolta di arie sacre intitolato “Religio, l’anima del mondo”, il cd “Al Massimo”, destinato a iniziative benefiche, e l’album “ Cercami nel cuore della gente”, in cui si ritrova anche “Nel perdono”, canzone presentata sul palco dell’Ariston nel 2007 scritta da Renato Zero con musica di Yari Carrisi. L’anno scorso il ritorno al festival e la reunion artistica con Romina Power.
Tutto questo sanno gli appassionati che ritroveranno Al Bano e la sua orchestra mercoledì, alle 21.30, ad Astimusica, nell’ambito del tour che lo sta portando su e giù per l’Italia.
La prevendita del biglietto (30 e 20 euro) è in corso (www.astimusica.info).

Giovedì 14: Miele e Mahmood
Ore 21.30, ingresso libero

Sono i vincitori di Area Sanremo 2016.
Lei, Miele ha cantato “Mentre ti parlo” e lui, Mahmood ha portato sul palco dell’Ariston “Dimentica”. Lui è andato in finale, lei anche, ma è stata clamorosamente estromessa per un errore tecnico. Sono stati compagni di scuola e al CPM, e ora sono compagni di palco.
Lei canta Janis Joplin e Tom Waits, lui a X-Factor ha cantata Christina Aguilera e Stevie Wonder. Lei affonda le sue radici nella tradizione, lui nell’innovazione. Lei, Manuela, è siciliana di Caltanissetta, lui, Alessandro, di Milano con origini egiziane.
Loro, insieme, sul palco di Astimusica.

Apertura concerto: Inigo è stato il vincitore di Area Sanremo 2016 e del premio testo canzone al Salone internazionale del Libro di Torino. E’ un cantautore pugliese diplomato al C.E.T. di Mogol come autore (Vincitore Borsa di studio SIAE nel 2006) e compositore.
Finalista a vari premi (Bindi, Lunezia, Botteghe d’autore,) sta attualmente lavorando al suo terzo disco.

Venerdì 15: Francesco Gabbani
Ore 21.30, ingresso libero

Cantautore e polistrumentista toscano di facile ascolto, ma per nulla banale. E’ il vincitore del Festival di Sanremo 2016 fra le nuove proposte.
Coi i Trikobalto suona all’ Heineken Jammin Festival e apre l’unica data italiana degli Oasis e quella degli Sterephonics. Poi due album da solista.
Nel 2015 inizia a collaborare con BMG in qualità di autore e firma un contratto di esclusiva. Ad ottobre 2015 BMG Rights Management presenta Gabbani alle selezioni di Sanremo Giovani con il brano Amen, che rappresenta appieno il suo mondo musicale. Dietro ad una semplice freschezza melodica si cela infatti una sarcastica intenzione a sollecitare riflessioni sul modo di vivere dei nostri tempi. E Francesco vince!
Eternamente Ora è il nuovo disco che raffigura il suo nuovo viaggio intrapreso.

Apertura concerto: Roberta Bonanno è una cantante milanese, seconda classificata alla settima edizione di Amici. Al suo attivo ha due ep, uno dei quali prodotto da Mario Lavezzi per la Sony. È da poco uscito il suo nuovo singolo Ad un passo (baciami), dalle ritmiche R&B e chitarre elettriche graffianti che si fondono in un brano electro-pop dal sound internazionale. Sta lavorando al suo terzo lavoro in studio.

Sabato 16: Vinicio Capossela
Ore 21.30, ingressi € 25

Astimusica costituisce una delle tappe del nuovo tour di Capossela, “Polvere”, nato dopo il suo ultimo disco, “Canzoni della Cupa”, accolto con grande entusiasmo dal pubblico e dalla critica. L’album è entrato direttamente al 1° posto della classifica dei dischi più venduti ed rimasto nella top ten per un mese dopo la pubblicazione.
Recensita dalla prestigiosa rivista britannica “Mojo”, che l’ha definita “la più grande opera di Capossela”, l’ultima creazione del cantautore e polistrumentista (nonché scrittore) animerà la notte astigiana di sabato 15 luglio. “Sono canzoni – dice l’artista – che mi hanno dato calore e radice, paura e conforto”.
Ironico, sentimentale, straripante nel suo istrionismo, Capossela è il più dotato tra i cantautori italiani della sua generazione. Racconta di guitti e vicoli chiassosi, pagliacci e marajà, notti insonni e corvi torvi. I modelli più evidenti sono i blues aspri e deliranti e le “chanson” jazzy, ma nel suo repertorio convivono anche il teatro di Brecht e il surrealismo, melodie mediterranee e sonorità fragorose di chiara matrice balcanica, pantomime circensi e atmosfere crepuscolari che spaziano nelle tradizioni rebetiche.
Artista errante, Capossela ha fatto del randagismo quasi una filosofia di vita; rabdomante senza requie, ha percorso tutte le tappe di una gavetta dura, da “emigrante”.
Appuntamento in piazza Cattedrale alle 21.30. Biglietti a 25 euro (per prevendita: www.astimusica.info).

Domenica 17: Ermal Meta
Ore 12.30, ingresso libero

Per quest’artista albanese naturalizzato italiano la meta è stata già raggiunta come autore di canzoni (che si sono fatte ascoltare da milioni di persone attraverso le voci di Marco Mengoni, Francesco Renga, Emma Marrone, Annalisa Scarrone, Chiara Galiazzo, Patty Pravo, Clementino, Francesco Sarcina, Lorenzo Fragola, Fiorella Mannoia, Fedez) e di varie colonne sonore.

Anche la sua voce ha raggiunto vaste platee: nel 2007 dà vita alla band La Fame di Camilla con cui pubblica tre album e viaggia in tour per 3 anni, calcando quasi 500 palchi sparpagliati sulla nostra penisola, condividendo quelli di Stereophonics, Cranberries e Aerosmith e approdando all’Heineken Jamming Festival e al Festival di Sanremo 2010.
Con una voce impreziosita da una leggerezza esotica e una tecnica affinata negli anni, nonché un’innata eleganza, Ermal Meta partecipa a Sanremo 2016 con Odio le favole. Umano è il primo album da solista.
Apertura concerto: Carlo Bolacchi è un cantautore sardo, ma reggiano d’adozione, della scuderia Mescal (singolo d’esordio Verità libera). Affronta tematiche quotidiane legate al malcontento popolare e al sociale, esprimendole in maniera ironica e nello stesso tempo tagliente, senza alcuna banalità o frivolezza, con l’intento di coinvolgere e far riflettere chi ascolta.

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